all’ On. Vittoria Brambilla
Mi presento , sono Raffaele Alicandro direttore del Centro Dog’s House di Formia ,volevo dirle che la Sua campagna contro i cuccioli importati illegalmente la ritengo assolutamente giusta , però bisognerebbe fare una DISTINZIONE tra i “delinquenti” che importano cuccioli illegalmente e quelli, come noi , che ALLEVANO cuccioli in Ungheria da oltre 30 anni , La inviterei a venire nei nostri allevamenti Ungheresi per rendersi conto della serietà degli stessi ! L’Italia è uno degli ultimi Paesi Europei per numero di allevatori iscritti, Le faccio presente che in rapporto alla popolazione l’Ungheria è il primo Paese Europeo come numero di allevatori iscritti alla Federazione Cinologica Internazionale (F.C.I:) , quindi la cultura del cane è molto meglio radicata che in Italia , purtroppo quello che viene messo in evidenza in Italia sono solo i cuccioli che vengono importati illegalmente e soprattutto acquistati in Ungheria ,e anche in altri Paesi dell’est , nei mercatini domenicali (tipo Porta Portese a Roma) e quindi non provenienti da allevamenti Ungheresi riconosciuti dalla F.C.I. , con questo Le voglio semplicemente chiarire la differenza che c’è tra i nostri cuccioli e quelli che vede in TV importati nei bagagliai delle auto !
Le allego una lettera aperta che ho inviato tempo fa ad alcuni giornali e TV ed anche all’ on. Andrea Zanoni , contenente una proposta per contenere o addirittura stroncare il traffico Illegale.
La tratta dei cuccioli clandestini: facciamo chiarezza !
Il nostro Raffaele Alicandro ci aiuta a capire quali sono attualmente i problemi in Italia sulla tratta clandestina dei cuccioli .
Vi riportiamo una lettera aperta scritta da Raffaele Alicandro, il nostro esperto di 365 Il mio Cane, che fa chiarezza sul sempre attuale problema della tratta dei cuccioli clandestina in Italia. Questione che coinvolge sia gli allevatori, che si trovano imbrigliati in una normativa che non favorisce l’adozione del cucciolo e che, prima di tutto, non tutela la sua salute. Alicandro propone anche una soluzione molto interessante e che segue strettamente le norme UE.
Raffaele Alicandro in qualità di direttore del Centro denominato “Dog’s House Puppy’s Center” di Formia (LT), vuole mettere in luce alcune problematiche, molto serie, riguardanti l’importazioni di cuccioli di cani dai paesi dell’ est Europeo.
Il punto:
la regolamentazione attuale, lo spiego in parole semplici, vuole che l’età dei cuccioli introdotti in Italia non sia al di sotto dei 3 mesi di vita, con una vaccinazione antirabbica effettuata 21 gg. prima della partenza dal paese d’origine, quindi facendo due conti i cuccioli nel nostro Paese arriverebbero ad un’età di 3 mesi ed oltre.
Questa normativa è solo rispettata da persone corrette come me , ma non andrebbe a scalfire per nulla gli importatori illegali , i quali continuerebbero a fare le stesse cose indisturbati !
Il mio disappunto,è sapere con certezza dove andranno a finire tutti i cuccioli all’arrivo in Italia ,se le strutture di accoglienza sono idonee e se hanno personale qualificato per un controllo sanitario in piena regola.
Io penso che bisognerebbe prima di tutto tutelare la salute dei cuccioli, obbligando tutti gli importatori a trattenere, in locali idonei e con personale medico, i cuccioli per un vero controllo sanitario di almeno 21 gg. prima che siano venduti al cliente finale, permettendo alle Autorità competenti di svolgere con tutta tranquillità i controlli dovuti.
In questo modo i cuccioli verranno consegnati con le prime vaccinazioni – sverminature e ad un’età di 110/120 gg. circa , avendo la certezza che il cliente finale possa acquistare un cucciolo sano !
La mia Azienda è da oltre 25 anni che opera nel settore con la prassi pocanzi indicata (negli U.S.A. un grande allevamento di cani “The Hunte Corporation” usa esattamente la nostra stessa metodologia)investendo continuamente in strutture, personale qualificato ,nella qualità di alimenti e all’uso di vaccini di ultima generazione.
Purtroppo quello che si vede dell’importazioni clandestine: vendite di cuccioli senza vaccinazioni, senza microchip, malati, venduti ai caselli autostradali , non potrà mai essere fermato con le normative oggi vigenti, le quali colpiscono solo chi ha le carte in regola !
Per concludere, i professionisti del settore si dovranno distinguere con un lavoro serio e il rispetto delle leggi dell’ UE, senza farsi inghiottire da questa spirale discriminatoria che infanga gratuitamente chi per passione ne ha fatto un lavoro !
dir. Raffaele Alicandro
Onorevole Brambilla ,la mia azienda ha in carico 6 persone regolarmente assunte da olre 25 anni , perchè noi dobbiamo subire questa discriminazione quando in effetti facciamo questo lavoro rispettando tutte le normative Europee ?
Perchè non si fa una netta distinzione su chi lavora onestamente ed ama gli animali più di chiunque altro !
Le chiedo di rispondermi, ed eventualmente di sviscerale il problema con me che conosco benissimo tutte le problematiche dell’argomento .
La ringrazio della Sua attenzione.
dir. Raffaele Alicandro
Tel.0771.772606
www.doghouse.it